Federica Macrì ha deciso, dopo 25 anni di ginnastica artistica dirà addio allo sport che l’ha accompagnata per buona parte della sua vita. Una scelta sofferta, ma che prima o poi sarebbe arrivata, alla soglia dei 29 anni, che compirà il prossimo 22 agosto.
Al mondo sportivo ha anticipato tutto nell’ultima gara di serie A, quando ha chiuso un campionato straordinario con l’ennesima prestazione eccezionale, e dopo un corpo libero impeccabile, quasi con le lacrime agli occhi, ha confessato di voler abbandonare.
Alla sua città, Trieste, lo annuncerà ufficialmente nel grande saggio finale, che chiude come ogni anno l’attività sportiva dell’ Artistica ’81, società che l’ha vista crescere e portare a casa una lunga serie di riconoscimenti. Appuntamento il 7 giugno alle 19.30 al PalaTrieste. E c’è da scommettere che le emozioni non mancheranno, per un’ atleta che ha segnato la storia della ginnastica italiana.
Ma facciamo un salto indietro nel tempo.
Federica arriva da piccola in palestra, ha tre anni, e segue come centinaia di bambini ogni anno i corsi base. Con il suo body rosso impara le capriole, i salti, i primi movimenti. La ginnastica le piace, tanto, e ben presto viene inserita nella squadra agonistica. Dopo qualche anno iniziano le soddisfazioni, i primi traguardi, a livello regionale e interregionale. E’ il corpo libero il suo grande amore, anche se negli altri attrezzi i punteggi sono sempre alti.
Poi Federica spicca il volo.
Nel 2004 è bronzo al corpo libero agli Europei di Amsterdam. In poco tempo diventa una delle colonne portanti della nazionale italiana ed è con la maglia azzurra che conquista un obiettivo indimenticabile nella disciplina: a Volos è oro a squadre, agli europei del 2006.
Elencare tutti i risultati sarebbe impossibile, ma vale la pensa metterne in evidenza uno. Nel 2008, a pochi mesi dalle Olimpiadi di Pechino, si rompe il tendine d’ Achille. La ripresa sembra impossibile e i Giochi sempre più lontani, invece Federica stupisce allenatori e medici, e con una grinta incredibile torna in pedana prima del previsto, gareggia alle parallele e al corpo libero, dove è protagonista di un’ottima prestazione. Che lascia tutti a bocca aperta.
Per 17 anni gareggia in serie A, come capitana, dando sempre il massimo, in campo e nello spogliatoio, incitando le più giovani e trascinando il gruppo nei momenti decisivi, dimostrando una attaccamento fortissimo alla ginnastica, che la porta, da qualche anno, anche a insegnare nella palestra dell’ Artistica ’81, ai corsi delle bimbe e alle giovani agoniste.
Ma Federica non è solo un palmares ricchissimo, è un esempio per tantissime ginnaste e per tanti sportivi in generale, è una persona che ha lottato sempre caparbiamente per ottenere tutti i risultati ottenuti, mettendoci impegno, determinazione e infinita passione.
Grazie Fede per tutto, da parte della società, dalla tua famiglia, dalle tue allieve e da tutti quelli che per tanti anni ti hanno seguito con affetto e ammirazione.
Micol Brusaferro