Agosto sarà un mese decisivo per la ginnasta triestina Tea Ugrin, campionessa italiana Assoluta 2013 e argento Europeo 2012, giovane talento che ha già ben figurato con la maglia della nazionale italiana.
L'atleta dell'Artistica '81 ha subito alcuni mesi fa un intervento al piede, dovuto a un problema osseo legato alla crescita, durante l'estate ha lavorato sodo in palestra, senza poter ancora però sollecitare la gamba, che sta guarendo.
Niente salti quindi, niente evoluzioni che comportano un peso sul piede.
Ma la Ugrin si è sempre presentata puntuale agli allenamenti, cercando di effettuare tutti i movimenti possibili per il momento.
«Non vedo l'ora di poter rientrare pienamente in attività – spiega – intanto però non mi sono mai fermata, ogni giorno in palestra, durante tutta l'estate, seppur metà giornata, cercando di allenarmi per quanto mi è consentito. Spero di poter tornare in tempi brevi alle gare, con l'obiettivo finale di partecipare alle competizioni nazionali e internazionali».
Carattere deciso e voglia di recuperare quanto prima, la ginnasta ogni giorno esegue esercizi di potenziamento, seguendo le direttive dei tecnici Diego Pecar e Teresa Macrì.
«Devo aspettare i tempi indicati dai medici, quindi per il momento mi limito a fare le parallele, dove si atterra nella piscina di gomma piuma e nei prossimi giorni comincerò a testare i primi salti. A differenza di un infortunio – precisa – dove spesso c'è paura di rifare determinati movimenti, nel mio caso si tratta soltanto di avere un po' di pazienza. Ma quando ami tanto uno sport non vedi l'ora di tornare in pista».
A confermare l'impegno di Ugrin anche gli allenatori aggiungono: «Tea ha dimostrato e sta dimostrando ancora una volta di essere una ragazza con la testa sulle spalle oltre che una grande ginnasta, determinata e con tanta voglia di fare e, pur non potendo appoggiare il piede, in questi ultimi mesi non ha mai smesso di lavorare per incrementare e perfezionare l'esercizio alle parallele e siamo molto orgogliosi del lavoro portato avanti finora».